OGGI 6 MAGGIO 2024, E’ ESATTAMENTE IL PRIMO ANNO DI RE CARLO III, INCORONATO IL 6 MAGGIO 2023 NELLA STORICA ABBAZIA DI WESTMINSTER.

QUESTO EVENTO HA SEGNATO LA FINE DI UN’ERA E L’INIZIO DI UN NUOVO CAPITOLO DELLA MONARCHIA BRITANNICA.

RE CARLO III E’ SALITO AL TRONO L’8 SETTEMBRE 2022, DOPO LA SCOMPARSA DI SUA MADRE LA REGINA ELISABETTA II, UNA FIGURA DI RILIEVO AVENDO REGNATO PER BEN 70 ANNI.

LA SUA INCORONAZIONE HA RAPPRESENTATO UN MOMENTO STORICO, ESSENDO IL MONARCA PIU’ ANZIANO AD ESSERE INCORONATO, ALL’ETA’ DI 73 ANNI.

COSA TROVERETE IN QUESTO ARTICOLO

Indice

• INIZIATIVE E IMPEGNI DI CARLO III
• PRIMO ANNO DI RE CARLO SFIDE E SALUTE
• POPOLARITA’
• LE PRINCIPALI RESPONSABILITA’ DI RE CARLO III
• PRIMO ANNO DI RE CARLO CAPO DEL COMMONWEALTH

INIZIATIVE E IMPEGNI DI CARLO III

NEL CORSO DEL SUO PRIMO ANNO DI REGNO, RE CARLO III HA DATO IL VIA A UNA SERIE DI INIZIATIVE MOLTO SIGNIFICATIVE E DI GRANDE IMPATTO.

TRA I VARI PROGETTI UNO SI DISTINGUE PARTICOLARMENTE IL CORONATION FOOD PROJECT

UN’INIZIATIVA CHE SI PROPONE DI COMBATTERE LO SPRECO ALIMENTARE E DI RIDURRE IL DIVARIO ESISTENTE TRA LA QUANTITA’ DI CIBO SPRECATO E LE REALI NECESSITA’ ALIMENTARI NEL REGNO UNITO.

QUESTA INIZIATIVA HA POSTO LE BASI PER UN REGNO CHE SI PREFIGGE DI AFFRONTARE ATTIVAMENTE LE QUESTIONI SOCIALI E AMBIENTALI.

PRIMO ANNO DI RE CARLO SFIDE E SALUTE

IL PRIMO ANNO DEL REGNO DI CARLO III NON E’ STATO PRIVO DI SFIDE. IL 26 GENNAIO 2024 RE CARLO III E’ STATO SOTTOPOSTO A UN INTERVENTO CHIRURGICO ALLA PROSTATA.

NONOSTANTE LE DIFFICOLTA’ LEGATE ALLA SUA SALUTE, RE CARLO III, HA CONTINUATO A SVOLGERE I SUOI DOVERI REGALI CON IMPEGNO E SERIETA’.

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POPOLARITA’

DURANTE IL REGNO DI CARLO III SI E’ ASSISTITO A UN’INCREMENTO DELLA SUA POPOLARITA’, UN FENOMENO CHE HA LASCIATO SORPRESI NUMEROSI ESPERTI E COMMENTATORI POLITICI.

LA SUA CAPACITA’ DI CREARE UN RAPPORTO AUTENTICO CON LE PERSONE, HA CONTRIBUITO A CONSOLIDARE IL LEGAME TRA LA CORONA E I CITTADINI DEL REGNO UNITO.

QUESTO PRIMO ANNO DEL RE CARLO III E’ STATO UN TEMOI DI GRANDI CAMBIAMENTI, MA ANCHE DI MANTENIMENTO DELLE TRADIZIONI REALI.

IN QUESTO PERIODO, CARLO HA MOSTRATO DI AVERE LE QUALITA’ DI UN RE DIPLOMATICO, PRONTO PER LE SFIDE DEL NOSTRO TEMPO.

TUTTI SONO CURIOSI DI VEDERE COME CONTINUERA’ A GUIDARE LA MONARCHIA E CHE EREDITA’ LASCERA’ ALLE GENERAZIONI FUTURE.

LE PRINCIPALI RESPONSABILITA’ DI RE CARLO III

• RAPPRESENTANZA E CERIMONIE

COME SOVRANO DEL REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA, IRLANDA DEL NORD E DEGLI ALTRI PAESI DEL COMMONWEALTH, IL RE CARLO III PARTECIPA A:

CERIMONE UFFICIALI, EVENTI DI STATO E RAPPRESENTATIVE, COME I FESTEGGIAMENTI PER IL SUO COMPLEANNO E ALTRE CELEBRAZIONI NAZIONALI.

• RUOLO SIMBOLICO

IL RE SIMBOLEGGIA LA LUNGA STORIA DELLA MONARCHIA IN GRAN BRETAGNA E RAPPRESENTA L’UNITA’ E L’IDENTITA DEL PAESE.

IL SUO SIGNIFICATO SIMBOLICO AIUTA A TENERE UNITA LA NAZIONE.

• FIRMA LEGGI E ATTI PARLAMENTARI

ANCHE SE IL GOVERNO E IL PRIMO MINISTRI HANNO IL POTERE DI GOVERNARE, E’ IL RE CHE FIRMA LE LEGGI E GLI ATTI DEL PARLAMENTO PER FARLI DIVENATRE UFFICIALI.

• INCONTRI CON IL PRIMO MINISTRO

RE CARLO III INCONTRA REGOLARMENTE IL PRIMO MINISTRO PER DISCUTERE QUESTIONI DI INTERESSE NAZIONALE E PER ESSERE INFORMATO SUGLI AFFARI DI STATO.

• RUOLO DI CAPO DEL COMMONWEALTH:

COME CAPO DEL COMMONWEALTH, IL RE PARTECIPA A INCONTRI E INIZIATIVE CHE COINVOLGONO I PAESI MEMBRI DEL COMMONWEALTH.

• GOVERNATORE SUPREMO DELLA CHIESA D’INGHILTERRA

IL RE E’ CAPO FORMALE DELLA CHIESA D’INGHILTERRA E PARTECIPA A EVENTI RELIGIOSI E CERIMONIE.

• PROMUOVE CAUSE E INIZIATIVE

RE CARLO III PUO’ UTILIZZARE LA SUA POSIZIONE PER PROMUOVERE CAUSE SOCIALI, AMBIENTALI E UMANITARIE.

COME AD ESEMPIO IL SUO IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITA’ E LA LOTTA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE.

• RUOLO DI COMANDANTE E CAPO DELLE FORZE ARMATE

ANCHE SE IL POTERE EFFETTIVO E’ NELLE MANI DEL GOVERNO, IL RE E’ IL COMANDANTE IN CAPO DELLE FORZE ARMATE BRITANNICHE.

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PRIMO ANNO DI RE CARLO CAPO DEL COMMONWEALTH

I PAESI DEL COMMONWEALTH BRITANNICO SONO:

• IL REGNO UNITO
• SUDAFRICA
• AUSTRALIA
• CANADA
• CEYLON
• INDIA
• NUOVA ZELANDA
• PAKISTAN

IL CAPO DEL COMMONWEALTH COINCIDE CON IL SOVRANO DEL REGNO UNITO ECCO ALCUNI DETTAGLI STORICI .

NEL 1949, GIORGIO VI ( PADRE DELLA REGINA ELISABETTA II) ERA IL SOVRANO DEI PAESI DEL COMMONWEALTH.

L’INDIA PAESE MEMBRO DECISE DI DIVENTARE UNA REPUBBLICA SEGUENDO IL MODELLO DELL’IRLANDA DEL 1919.

PER CONCILIARE QUESTA ESIGENZA LA DICHIRAZIONE DI LONDRA STABILI’ CHE IL RE SAREBBE STATO IL CAPO DEL COMMONWEALTH, SIMBOLEGGIANDO LA LIBERA ASSOCIAZIONE DEI PAESI MEMBRI.

QUANDO L’INDIA DIVENNE UNA REPUBBLICA NEL 1950, GIORGIO VI CESSO DI ESSERE IL LORO RE E I SUOI POTERI PASSARONO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

MA RIMASE COMUNQUE IL CAPO DEL COMMONWEALT E L’INDIA PAESE MENBRO.

NEL 1952 LA REGINA ELISABETTA II SUCCESSE AL PADRE DOPO LA SUA MORTE COME CAPO DEL COMMONWEALTH FINO AL 2022 ANNO DELLA SUA MORTE.

NEL 2022 GLI SUCCESSE CARLO III CHE ATTUALMETE IN CARICA SIA COME SOVRANO DELLA MONARCHIA BRITANNICA CHE COME CAPO DEL COMMONWEALTH

IN SINTESI IL CAPO DEL COMMONWEALTH RAPPRESENTA GLI STATI INDIPENDENTI E NON CHE HANNO FATTO PARTE DELL’IMPERO COLONIALE BRITANNICO.

CHE PROGRESSIVAMENTE HANNO RAGGIUNTO L’INDIPENDENZA. QUESTO RUOLO PER LO PIU’ SIMBOLICO, UNISCE I PAESI MEMBRI E PROMUOVE LA COOPERAZIONE E IL BENESSERE COMUNE.

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A 38 ANNI DAL DISASTRO NUCLEARE DI CHERNOBYL, IL MONDO NON HA DIMENTICATO LA NOTTE DEL 26 APRILE 1986 QUANDO IL REATTORE N. 4 ESPLOSE.

ESPLOSIONE AVVENNE DURANTE UN TEST DI SICUREZZA MAL RIUSCITO, L’INCIDENTE E’ CONSIDERATO IL PIU’ GRAVE NELLA STORIA DELL’ENERGIA NUCLEARE.

CON EFFETTI IMMEDIATI DEVASTANTI E CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE CHE PERSISTONO ANCORA OGGI.

COSA TROVERETE IN QUESTO ARTICOLO

Indice

• LE DIMENSIONI DEL DISASTRO
• GLI EROI DIMENTICATI DI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO
• LE VITTIME DEL DISASTRO
• COME E’ OGGI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO

LE DIMENSIONI DEL DISASTRO

L’ESPOSIONE RILASCIO UNA QUANTITA’ DI SOSTANZE RADIOTTIVE 400 VOLTE SUPERIORE A QUELLA DELLA BOMBA DI HIROSHIMA.

LA RADIOTTIVITA’ SI ESTESE SU VASTE AREE INTORNO A CHERNOBYL, E LE SOSTANZE PERICOLOSE FURONO PORTATE DAL VENTO ANCHE IN EUROPA OCCIDENTALE.

DIMOSTANDO L’IMPATTO CHE UN DISASTRO NUCLEARE ANCHE SE A LUNGA DISTANZA PUO’ PROVOCARE E DOVE PUO’ ARRIVARE.

LA NOTTE DEL DISASTRO DI CHERNOBYL, IL 26 APRILE 1986, NON CI FU’ UN’EVACUAZIONE IMMEDIATA. LE AUTORITA’ SOVIETICHE INIZIALMENTE SOTTOVALUTARONO LA GRAVITA’ DELL’INCIDENTE.

RITARDANDO L’EVACUAZIONE DELLA CITTA’ PIU’ VICINA PRIPYAT, CHE SI TROVAVA A SOLI 3 CHILOMETRI DALLA CENTRALE NUCLEARE.

L’EVACUAZIONE DI PRIPYAT INIZIO’ SOLO IL POMERIGGIO DEL 27 APRILE, CIRCA 36 ORE DOPO L’ESPLOSIONE, E COINVOLSE CIRCA 49.000 RESIDENTI.

OLTRE GLI ABITANTI DI DELLA CITTA’ DI PRYPYAT , SI DECISE DI EVACUARE UNA PORZIONE DI UCRAINA DISTANTE 30 CHILOMETRI.

COSTRINGENDO OLTRE 300.000 PERSONE A LASCIARE TUTTO QUELLO CHE AVEVANO CASE E OGGETTI PERSONALI.

PER EVITARE UN POSSIBILE AVVELENAMENTO DA RADIAZIONI.

ANCORA OGGI QUELLE ZONE DOPO 38 ANNI SONO ANCORA SPOPOLATE.

GLI EROI DIMENTICATI DI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO

CONOSCIUTI COME “LIQUIDATORI” GLI OPERAI CORAGGIOSI CHIAMATI AD INTERVENIRE PER RIPULIRE E CONTENERE IL DISASTRO NELLA CENTRALE NUCLEARE.

AFFRONTARONO CONDIZIONI DI LAVORO ESTREMAMENTE PERICOLOSE. I TURNI VENIVANO LIMITATI A SOLI 2 MINUTI CIASCUNO, NELLA SPERANZA DI RIDURRE AL MINIMO L’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI.

225 MILA PERSONE RECLUTATI PER QUESTA MISSIONE DI BONIFICA, UN NUMERO CHE TESTIMONIA LA GRAVITA’ DELL’OPERAZIONE SVOLTA.

IL LAVORO DEI “LIQUIDATORI” SI SVOLSE SOPRATTUTTO ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO PER EVITARE UNA POSSIBILE CONTAMINAZIONE DELLE FALDE ACQUIFERE.

LE PRINCIPALI ATTIVITA’ CHE SVOLSERO FURONO:

• LA DECONTAMINAZIONE: PULIRONO L’AREA CONTAMINATA, RIMUOVENDO E SEPPELLENDO IL MATERIALE RADIATTIVO.
• COSTRUZIONE DEL SARCOFAGO: PARTECIPARONO ALLA COSTRUZIONE DEL SARCOFAGO, UNA STRUTTURA IN CEMENTO ARMATO ERETTA PER ISOLARE IL REATTORE DANNEGGIATO.
• RIPULIRONO LE STRADE: SI OCCUPARONO DELLA DECONTAMINAZIONE DELLE STRADE E DELLE AREE CIRCOSTANTI LA CENTRALE.
• GESTIRONO I RIFIUTI RADIOTTIVI: SPOSTANDO E SEPPELLENDO I RIFIUTI RADIOTTIVI E IL CONBUSTIBILE NUCLEARE DANNEGGIATO.
• MONITORARONO LA RADIOTTIVITA’: MISURAVANO I LIVELLI DI RADIOTTIVITA’ PER GARANTIRE LA SICUREZZA DURANTE LE OPERAZIONI DI PULIZIA.

A CAUSA DEL LAVORO ALTAMENTE PERICOLOSO A CUI FURONO SOTTOPOSI LA GRANDE MAGGIORANZA DI LORO SI ESPOSE AD ALTI LIVELLI DI RADIAZIONI.

QUESTA ESPOSIZIONE NE CAUSO’ LA MORTE A DISTANZA DI POCHI GIORNI.

LE VITTIME DEL DISASTRO

TRA LE PRIME VITTIME DELL’INCIDENTE ALLA CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL, CI FURONO SENZA DUBBIO I SOCCORRITORI CHE ARRIVARO SUBITO SUL LUOGO DEL DISASTRO.

CONTAMINATI PESANTEMENTE DURANTE IL LORO LAVORO DI BONIFICA, NON ADEGUATAMENTE EQUIPAGGIATI PER QUEL LAVORO TANTO PERICOLOSO.

E GLI ABITANTI DELLE CITTA’ VICINE, CHE SUBIRONO PESANTEMENTE LE CONSEGUENZE, DATO CHE NON VENNERO EVACUATI CON LA DOVUTA VELOCITA’ E URGENZA.

SI PENSA CHE LE PERSONE MORTE PER L’INCIDENTE ALLA CENTRALE SIANO TRA I 4.000 E 90.000, MOLTI DEI QUALI DOVUTE A PATOLOGIE ONCOLOGICHE CAUSATE DALL’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI.

L’IMPATTO DEL DISASTRO NUCLEARE DI CHERNOBYL NON RIGUARDO’ SOLO L’UCRAINA, MA LA NUBE RADIOTTIVA RILASCIATA DALL’ESPOSIONE RAGGIUNSE PARTI DELL’EUROPA OCCIDENTALE E E DEL NORD EUROPA.

PORTANDO A LIVELLI ELEVATI DI CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E DELL’ATMOSFERA.

MIGLIAIA DI PERSONE HANNO SUBITO EFFETTI SULLA SALUTE A LUNGO TERMINE, COME RARI CASI DI CANCRO O MALATTIE TIROIDEE.

COME E’ OGGI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO

OGGI CHERNOBYL E’ ANCORA UNA ZONA CHIUSA AL PUBBLICO , E IL REATTORE 4 E’ COPERTO DA UN GRANDE SARCOFAGO DI CEMENTO.

LA GUERRA IN UCRAINA HA CAUSATO PREOCCUPAZIONE PER LA SICUREZZA DELLA CENTRALE, DOPO CHE L’ESERCITO RUSSO HA INVASO LA CENTRALE, LASCIANDOLA SENZA CORRENTE ELETTRICA.

COSTRINGENDO GLI ADETTI A LAVORARE IN CONDIZIONI MOLTO PERICOLOSE.

IL DISASTRO DI CHERNOBYL NON E’ SOLO UNA LEZIONE DEL PASSATO, MA ANCHE UNA SFIDA PER IL PRESENTE E IL FUTURO.

LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE DEVE CONTINUARE A MONITORARE E LAVORARE PERCHE’ UNA TRAGEDIA COME QUELLA SUCCESSA A CHERNOBYL NON SI RIPETA MAI PIU’.

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