STRAGE DI MESTRE OLTRE IL DANNO ANCHE LA BEFFA.
Strage di Mestre oltre il danno anche la beffa. L’assicurazione del mezzo potrebbe non risarcire le vittime dell’incidente.
Proseguono le indagini da parte della Procura di Venezia sulle possibili cause che hanno provocato la strage di Mestre.
La procura si è affidata a dei tecnici specializzati, che come ha riferito il Procuratore “hanno un compito molto delicato da svolgere”.
In tanto i responsabili dei lavori di manutenzione del ponte hanno fatto sapere che “i lavori di manutenzione e rimodernamento erano cominciati già da un mese, tutta la documentazione e gli stessi lavori sono a norma di legge”.
Si attende la autopsia e gli esami tossicologici sul corpo dell’autista,
per valutare un eventuale malore, o se fosse stato sotto l’effetto di alcool o droghe.
Dai primi sopraluoghi fatti sul ponte, negli ultimi 50 metri prima che il bus precipitasse di sotto, sono presenti ben 25 punti di contatto sul Guard Rail come ha indicare che l’autista stesse cercando in qualche modo di far fermare il bus.
L’ autista di altro bus, ha confermato che “il mezzo passatogli accanto e poi precipitato viaggiava a una velocità molto moderata circa a 33 km orari”.
Se l’esito degli esami, sul corpo dell’autista dovessero dimostrare, che l’incidente è accaduto per colpa di un malore, assicurazione del bus con pagherebbe nessun risarcimento.
La polizza assicurativa del mezzo non è coperta per questi casi di incidente,
tutte le vittime della strage di Mestre oltre al danno subirebbero anche la beffa di non essere risarcite per tutto quello che hanno subito.
Risarcimento che non arriverà per chi ha perso la vita, ha subito danni fisici o perso persone care, come amici e parenti.