Patto anti-inflazione: ecco i prodotti scontati

Patto anti-inflazione: ecco i prodotti scontati

Patto anti-inflazione: ecco i prodotti scontati

Patto anti- inflazione, ecco i prodotti scontati, e i punti vendita aderenti, della grande distribuzione presenti sul territorio nazionale.

A partire dal 1 ottobre 2023 fino al 31 dicembre 2023, sono oltre 25.000 i punti vendita della grande distribuzione che aderiscono al patto anti-inflazione.

I prodotti scontati del 10% riguarderanno beni di prima necessità, gli esperti hanno calcolato un risparmio di 150 euro a famiglia sulla spesa totale.

L’accordo siglato tra la Premier Giorgia Meloni e il Ministro delle Imprese mady Italy a Adolfo Urso, con i  rappresentanti di Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione, avverrà il 28 settembre. con durata trimestrale.

PATTO ANTI-INFAZIONE LE ATTIVITA’ CHE ADERISCONO

Sono bel 25.000 i punti vendita che aderiscono al Patto Anti-inflazione l’elenco inviato al Mimit il 23 settembre comprende:

  • Esselunga
  • Conad
  • Carrefour
  • Pam
  • Lidl
  • Tigre
  • Famila
  • Decò

Oltre le più importati insegne della grande distribuzione, sono presenti anche anche centinaia di piccole attività di vendita al dettaglio, come farmacie e parafarmacie.

PATTO ANTI-INFLAZIONE QUALI SONO I PRODOTTI SCONTATI

I prodotti scontati del 10%, saranno quelli di prima necessita, contrassegnati da un bollino anti-inflazione, saranno oggetto di una pubblicità progresso finanziata dalla presidenza del Consiglio.

Per i prodotti freschi di è deciso di applicare sconti e promozioni locali, per l’olio d’oliva si potrebbe decidere per un prezzo bloccato.

 Ecco la lista:

  • pasta
  • carne
  • passata di pomodoro
  • zucchero
  • latte
  • uova
  • riso
  • sale
  • farina
  • cereali
  • saponi
  • detergenti
  • pannolini
  • farmaci di largo consumo

Diverse aziende leader nel campo alimentare hanno deciso di aderire all’iniziativa, come la Barilla, Lavazza, Mutti, Nestlé e Ferrero.

Ma sorgono dei dubbi sull’efficacia dell’iniziativa, a causa del caro carburante, che rischiano di mandare in fumo i soldi risparmiati dai consumatori nei supermercati.

L’associazione Assoutenti si è rivolta al Governo affinché intervenga sulle accise dei carburanti.

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