CHIARA FERRAGNI INDAGATA PER TRUFFA
CHIARA FERRAGNI, LA FAMOSA INFLUENCER E IMPRENDITRICE, E’ FINITA NEL MIRINO DELLA PROCURA DI MILANO, INDAGATA PER TRUFFA.
E’ STATA ISCRITTA NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON L’ACCUSA DI TRUFFA AGGRAVATA INSIEME ALL’AMMINISTRATRICE DELEGATA DELL’AZIENDA DOLCIARIA BALOCCO, ALESSANDRA BALOCCO.
IL MOTIVO?
IL CASO DEL PANDORO “PINK CHRISTMAS” PRODOTTO DALLA BALOCCO CON IL BRAND FERRAGNI E VENDUTO CON LA PROMESSA DI DEVOLVERE PARTE DEL RICAVATO IN BENEFICENZA.
PER LA RICERCA SULL’OSTEOSARCOMA E IL SARCOMA DI EWING, UNA PROMESSA CHE, SECONDO LE INDAGINI, SAREBBE STATA FALSA E INGANNEVOLE.
IN QUANTO LA SOMMA DA DESTIANRE ALLA CAUSA SOLIDALE ERA STATA GIA’ STABILITA PRIMA DELLA CAMPAGNA PROMOZIONALE E NON DIPENDEVA DALLE VENDITE DEL PANDORO.
INOLTRE, IL PANDORO ERA STATO VENDUTO A UN PREZZO MOLTO SUPERIORE A QUELLO DI MERCATO, FACENDO GUADAGNARE ALLA FERRAGNI E A BALOCCO PIU’ DI UN MILIONE DI EURO, SENZA CONTRIBUIRE EFFETIVAMENTE ALLA BENEFICIENZA.
Indice
- COME E’ SCOPPIATO LO SCANDALO DEL PANDORO BALOCCO
- LE INDAGINI DELLA PROCURA DI MILANO: CHIARA FERRAGNI INDAGATA PER TRUFFA
- LE REAZIONI DI CHIARA FERRAGNI INDAGATA PER TRUFFA E DELLA BALOCCO?
- QUALI SONO LE POSSIBILE CONSEGUENZE PER LA FERRAGNI E LA BALOCCO
COME E’ SCOPPIATO LO SCANDALO DEL PANDORO BALOCCO
LO SCANDALO DEL PANDORO BALOCCO E’ SCOPPIATO NEL DICEMBRE 2023, QUANDO L’ANTITRUST HA AVVIATO UN’ISTRUTTORIA PER VERIFICARE LA VERIDICITA’ DELLA PUBBLICITA DEL PANDORO.
“PINK CHRISTMAS” CHE RECITAVA: ” CON OGNI ACQUISTO DI UN PANDORO PINK CHRISTMAS, PARTE DEL RICAVATO SARA’ DEVOLUTO PER SOSTENERE LA RICERCA SULL’OSTEOSARCOMA E IL SARCOMA DI EWING”.
L’ANTITRUST HA CHIESTO ALLA FERRAGNI E A BALOCCO DI FORNIRE LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA CAMPAGNA PROMOZIONALE.
E HA SCOPERTO CHE LA SOMMA DA DEVOLVERE IN BENEFICENZA ERA STATA GIA’ FISSATA IN 50 MILA EURO, INDIPENDENTEMENTE DALLE VENDITE DEL PANDORO.
VENDITE RISULTATE ESSERE MOLTO ELEVATE GRAZIE ALLA POPOLARITA’ DELLA FERRAGNI.
INOLTRE, IL PANDORO ERA STATO VENDUTO A 14,90 EURO, CONTRO I 5.6 DI UN PANDORO NORMALE GENERANDO UN PROFITTO DI OLTRE UN MILIONE DI EURO PER LE DUE IMPRENDITRICI.
L’ANTITRUST HA QUINDI CONCLUSO CHE SI TRATTAVA DI UNA PUBBLICITA’ INGANNEVOLE.
IN QUANTO INDUCEVA I CONSUMATORI A CREDERE DI PARTECIPARE A UNA CAUSA SOLIDALE, MENTRE IN REALTA’ SI ARRICCHIVANO LE AZIENDE COINVOLTE.
PER QUESTO MOTIVO, HA INFLITTO UNA MULTA ALLA FERRAGNIE ALLA BALOCCO, E HA ORDINATO LA CESSAZIONE DELLA PUBBLICITA’.
LE INDAGINI DELLA PROCURA DI MILANO: CHIARA FERRAGNI INDAGATA PER TRUFFA
LA MULTA DELL’ANTITRUST NON HA CHIUSO IL CASO DEL PANDORO BALOCCO, MA APERTO LA STRADA ALLE INDAGINI DELLA PROCURA DI MILANO.
CHE HA ACQUISITO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DELL’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA, E HA AFFIDATO LE INDAGINI ALLA GUARDIA DI FINANZA.
LA PROCURA HA INIZIATO A LAVORARE SU UN IPOTESI DI REATO DI TRUFFA AGGRAVATA.
CHE SI CONFIGURA QUANDO SI INDUCE QUALCUNO A CONSEGNARE O PROMETTERE INDEBITAMENTE DENARO O ALTRA UTILITA’, MEDIANTE ARTIFIZI O RAGGIRI, E SI CAUSA UN DANNO PATRIMONIALE.
LA PROCURA HA ANALIZZATO LE EMAIL SCAMBIATE TRA LA FERRAGNI E LA BALOCCO, E HA RITENUTO DI AVERE ELEMENTI SUFFICIENTI PER ISCRIVERE LE DUE IMPRENDITRICI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI IL 9 GENNAIO 2024.
LE INDAGINI ORA IN CORSO DOVRANNO VALUTARE IL PRESUNTO PROFITTO ILLECITO E IL DANNO AI CONSUMATORI, ELEMENTI NECESSARI PER CONFIGURARE LA TRUFFA.
INOLTRE, LA PROCURA DOVRA’ ESAMINARE ALTRI CASI SIMILI, IN CUI LA FERRAGNI HA PROMOSSO PRODOTTI CON SCOPI SOLIDALI, COME LE UOVA DI PASQUA PRODOTTE DA DOLCI PREZIOSI E LA BAMBOLA TRUDI.
LE REAZIONI DI CHIARA FERRAGNI INDAGATA PER TRUFFA E DELLA BALOCCO?
LA FERRAGNI E LA BALOCCO HANNO SEMPRE SOSTENUTO DI AVER AGITO IN BUONA FEDE,
E DI AVER DEVOLUTO IN BENEFICIENZA LA SOMMA PATTUITA CON LA FONDAZIONI .
LA FERRAGNI HA DICHIARTO DI ESSERE “TURBATA PER LA STRUMENTALIZZAZIONE” DEL CASO E DI AVER SEMPRE AGITO CON “TRASPARENZA E CORRETTEZZA”.
LA BALOCCO HA ESPRESSO “STUPORE E RAMMARICO” PER L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI,
E DI HA RIBADITO DI AVER RISPETTATO GLI ACCORDI CON LA FERRAGNI E LA FONDAZIONE.
HA SOTTOLINEATO DI AVER SEMPRE SVOLTO ATTIVITA’ DI BENEFICENZA, E DI AVER COLLABORATO CON LE AUTORITA’ COMPETENTI.
QUALI SONO LE POSSIBILE CONSEGUENZE PER LA FERRAGNI E LA BALOCCO
SE LA PROCURA DI MILANO DOVESSE CONFERMARE L’ACCUSA DI TRUFFA AGGRAVATA, LA FERRAGNI E LA BALOCCO POTREBBERO RISCHIARE UNA PENA
CHE VA DA UNO A CINQUE ANNI DI RECLUSIONE, E UNA MULTA DA 309 A 1.032 EURO.
INOLTRE, POTREBBERO ESSERE CHIAMATE A RISARCIRE I CONSUMATORI CHE SI SONO SENTITI TRUFFATI, E A SUBIRE UN DANNO DI IMMAGINE E DI REPUTAZIONE.
TUTTAVIA, LE INDAGINI SONO IN UNA FASE PRELIMINARE, E NON E’ DETTO CHE SI ARRIVI A UN RINVIO A GIUDIZIO O A UNA CONDANNA.
LA FERRAGNI E LA BALOCCO POTREBBERO ANCHE BENEFICIARE DI EVENTUALI ATTENUANTI.
COME LA COLLABORAZIONE CON LA GIUSTIZIA, LA RESTITUZIONE DEL PROFITTO ILLECITO, O LA RIPARAZIONE DEL DANNO.
IN OGNI CASO, IL CASO BALOCCO HA SOLLEVATO UNA SERIE DI RIFLESSIONI SUL RUOLO E SULLE RESPONSABILITA’ DEGLI INFLUENCER.
SULLA NECESSITA’ DI UNA MAGGIORE TRASPARENZA E REGOLAMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI MARKETING E DI BENFICIENZA.