CHERNOBYL 38 ANNI DOPO, ERA IL 26 APRILE 1986
A 38 ANNI DAL DISASTRO NUCLEARE DI CHERNOBYL, IL MONDO NON HA DIMENTICATO LA NOTTE DEL 26 APRILE 1986 QUANDO IL REATTORE N. 4 ESPLOSE.
ESPLOSIONE AVVENNE DURANTE UN TEST DI SICUREZZA MAL RIUSCITO, L’INCIDENTE E’ CONSIDERATO IL PIU’ GRAVE NELLA STORIA DELL’ENERGIA NUCLEARE.
CON EFFETTI IMMEDIATI DEVASTANTI E CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE CHE PERSISTONO ANCORA OGGI.
COSA TROVERETE IN QUESTO ARTICOLO
Indice
- LE DIMENSIONI DEL DISASTRO
- GLI EROI DIMENTICATI DI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO
- LE VITTIME DEL DISASTRO
- COME E’ OGGI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO
LE DIMENSIONI DEL DISASTRO
L’ESPOSIONE RILASCIO UNA QUANTITA’ DI SOSTANZE RADIOTTIVE 400 VOLTE SUPERIORE A QUELLA DELLA BOMBA DI HIROSHIMA.
LA RADIOTTIVITA’ SI ESTESE SU VASTE AREE INTORNO A CHERNOBYL, E LE SOSTANZE PERICOLOSE FURONO PORTATE DAL VENTO ANCHE IN EUROPA OCCIDENTALE.
DIMOSTANDO L’IMPATTO CHE UN DISASTRO NUCLEARE ANCHE SE A LUNGA DISTANZA PUO’ PROVOCARE E DOVE PUO’ ARRIVARE.
LA NOTTE DEL DISASTRO DI CHERNOBYL, IL 26 APRILE 1986, NON CI FU’ UN’EVACUAZIONE IMMEDIATA. LE AUTORITA’ SOVIETICHE INIZIALMENTE SOTTOVALUTARONO LA GRAVITA’ DELL’INCIDENTE.
RITARDANDO L’EVACUAZIONE DELLA CITTA’ PIU’ VICINA PRIPYAT, CHE SI TROVAVA A SOLI 3 CHILOMETRI DALLA CENTRALE NUCLEARE.
L’EVACUAZIONE DI PRIPYAT INIZIO’ SOLO IL POMERIGGIO DEL 27 APRILE, CIRCA 36 ORE DOPO L’ESPLOSIONE, E COINVOLSE CIRCA 49.000 RESIDENTI.
OLTRE GLI ABITANTI DI DELLA CITTA’ DI PRYPYAT , SI DECISE DI EVACUARE UNA PORZIONE DI UCRAINA DISTANTE 30 CHILOMETRI.
COSTRINGENDO OLTRE 300.000 PERSONE A LASCIARE TUTTO QUELLO CHE AVEVANO CASE E OGGETTI PERSONALI.
PER EVITARE UN POSSIBILE AVVELENAMENTO DA RADIAZIONI.
ANCORA OGGI QUELLE ZONE DOPO 38 ANNI SONO ANCORA SPOPOLATE.
GLI EROI DIMENTICATI DI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO
CONOSCIUTI COME “LIQUIDATORI” GLI OPERAI CORAGGIOSI CHIAMATI AD INTERVENIRE PER RIPULIRE E CONTENERE IL DISASTRO NELLA CENTRALE NUCLEARE.
AFFRONTARONO CONDIZIONI DI LAVORO ESTREMAMENTE PERICOLOSE. I TURNI VENIVANO LIMITATI A SOLI 2 MINUTI CIASCUNO, NELLA SPERANZA DI RIDURRE AL MINIMO L’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI.
225 MILA PERSONE RECLUTATI PER QUESTA MISSIONE DI BONIFICA, UN NUMERO CHE TESTIMONIA LA GRAVITA’ DELL’OPERAZIONE SVOLTA.
IL LAVORO DEI “LIQUIDATORI” SI SVOLSE SOPRATTUTTO ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO PER EVITARE UNA POSSIBILE CONTAMINAZIONE DELLE FALDE ACQUIFERE.
LE PRINCIPALI ATTIVITA’ CHE SVOLSERO FURONO:
- LA DECONTAMINAZIONE: PULIRONO L’AREA CONTAMINATA, RIMUOVENDO E SEPPELLENDO IL MATERIALE RADIATTIVO.
- COSTRUZIONE DEL SARCOFAGO: PARTECIPARONO ALLA COSTRUZIONE DEL SARCOFAGO, UNA STRUTTURA IN CEMENTO ARMATO ERETTA PER ISOLARE IL REATTORE DANNEGGIATO.
- RIPULIRONO LE STRADE: SI OCCUPARONO DELLA DECONTAMINAZIONE DELLE STRADE E DELLE AREE CIRCOSTANTI LA CENTRALE.
- GESTIRONO I RIFIUTI RADIOTTIVI: SPOSTANDO E SEPPELLENDO I RIFIUTI RADIOTTIVI E IL CONBUSTIBILE NUCLEARE DANNEGGIATO.
- MONITORARONO LA RADIOTTIVITA’: MISURAVANO I LIVELLI DI RADIOTTIVITA’ PER GARANTIRE LA SICUREZZA DURANTE LE OPERAZIONI DI PULIZIA.
A CAUSA DEL LAVORO ALTAMENTE PERICOLOSO A CUI FURONO SOTTOPOSI LA GRANDE MAGGIORANZA DI LORO SI ESPOSE AD ALTI LIVELLI DI RADIAZIONI.
QUESTA ESPOSIZIONE NE CAUSO’ LA MORTE A DISTANZA DI POCHI GIORNI.
LE VITTIME DEL DISASTRO
TRA LE PRIME VITTIME DELL’INCIDENTE ALLA CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL, CI FURONO SENZA DUBBIO I SOCCORRITORI CHE ARRIVARO SUBITO SUL LUOGO DEL DISASTRO.
CONTAMINATI PESANTEMENTE DURANTE IL LORO LAVORO DI BONIFICA, NON ADEGUATAMENTE EQUIPAGGIATI PER QUEL LAVORO TANTO PERICOLOSO.
E GLI ABITANTI DELLE CITTA’ VICINE, CHE SUBIRONO PESANTEMENTE LE CONSEGUENZE, DATO CHE NON VENNERO EVACUATI CON LA DOVUTA VELOCITA’ E URGENZA.
SI PENSA CHE LE PERSONE MORTE PER L’INCIDENTE ALLA CENTRALE SIANO TRA I 4.000 E 90.000, MOLTI DEI QUALI DOVUTE A PATOLOGIE ONCOLOGICHE CAUSATE DALL’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI.
L’IMPATTO DEL DISASTRO NUCLEARE DI CHERNOBYL NON RIGUARDO’ SOLO L’UCRAINA, MA LA NUBE RADIOTTIVA RILASCIATA DALL’ESPOSIONE RAGGIUNSE PARTI DELL’EUROPA OCCIDENTALE E E DEL NORD EUROPA.
PORTANDO A LIVELLI ELEVATI DI CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E DELL’ATMOSFERA.
MIGLIAIA DI PERSONE HANNO SUBITO EFFETTI SULLA SALUTE A LUNGO TERMINE, COME RARI CASI DI CANCRO O MALATTIE TIROIDEE.
COME E’ OGGI CHERNOBYL 38 ANNI DOPO
OGGI CHERNOBYL E’ ANCORA UNA ZONA CHIUSA AL PUBBLICO , E IL REATTORE 4 E’ COPERTO DA UN GRANDE SARCOFAGO DI CEMENTO.
LA GUERRA IN UCRAINA HA CAUSATO PREOCCUPAZIONE PER LA SICUREZZA DELLA CENTRALE, DOPO CHE L’ESERCITO RUSSO HA INVASO LA CENTRALE, LASCIANDOLA SENZA CORRENTE ELETTRICA.
COSTRINGENDO GLI ADETTI A LAVORARE IN CONDIZIONI MOLTO PERICOLOSE.
IL DISASTRO DI CHERNOBYL NON E’ SOLO UNA LEZIONE DEL PASSATO, MA ANCHE UNA SFIDA PER IL PRESENTE E IL FUTURO.
LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE DEVE CONTINUARE A MONITORARE E LAVORARE PERCHE’ UNA TRAGEDIA COME QUELLA SUCCESSA A CHERNOBYL NON SI RIPETA MAI PIU’.