Category Archive : News

NUTELLA PAROLE IN COLLABORAZIONE CON TRECCANI

NUTELLA PAROLE IN COLLABORAZIONE CON TRECCANI

ARRIVA NUTELLA PAROLE IN COLLABORAZIONE CON TRECCANI, PER CELEBRARE LA LINGUA ITALIANA, LE TROVEREMO MOLTO PRESTO NEI PUNTI VENDITA.

La nuova collezione realizzata da Nutella in edizione limitata, vuole celebrare il potere delle parole e il significato dietro ogn’una di esse.

La Limited Edition si basa sull’ultima edizione del vocabolario Treccani che comprende ben 100.000 parole.

La Nutella e Treccani hanno scelto 21 parole una per ogni lettera dell’alfabeto italiano, tra le parole troviamo A di Amore e U di Unicità.

Ogni vasetto mostrerà nella parte fontale la lettera a caratteri cubitali, al di sotto della stessa sarà posizionata la parola che la rappresenta.

La decorazione del vasetto avverrà con delle illustrazioni ispirate alla parola stessa, scelta da Nutella e Treccani.

La Treccani a messo a disposizione il proprio database di parole, per realizzare delle curiosità legate ai termini scelti, legati all’origine e etimologia delle parole.

Questa sarà anche una collezione da regalare alle persone che rendono ogni giorno speciale, proprio grazie alle emozioni che ci regalano.

Ma non solo, tutte le curiosità e le informazioni sopra citate saranno accessibili anche inquadrando direttamente il QR code posto sul retro di ogni vasetto che riporterà direttamente alla landing page della campagna.

I nuovi vasetti della Limited Edition “Nutella® Parole” saranno disponibili nei punti vendita di tutta Italia a partire dal mese di ottobre.

Nutella® Parole (950gr, 750gr) – prezzo consigliato al pubblico: 6,99€ e 5,99€

Carburante 5 modi per risparmiare

Carburante 5 modi per risparmiare

Rifornimento di carburante 5 modi per risparmiare, come ridurre gli sprechi dalla scelta del distributore, alle abitudini di guida.

Chi per motivi di lavoro o impegni vari, ogni giorno è costretto a prendere l’auto, ha dovuto fare i conti col caro carburante.

Ogni giorno è un salasso, c’è qualche piccolo trucco da adottare per risparmiare qualcosa?

Ebbene seguendo pochi ma attenti suggerimenti si riesce a tamponare un pochino, sperando in tempi migliori.

Ecco 5 modi per risparmiare il sul carburante:

  1. Suggerimento quando si va al distributore di carburante evitare il servizio servito, ma scegliere il self service, in alcune provincie la differenza di prezzo può variare anche del 9% portando a un risparmio di 20 centesimi a litro per un totale di 10 euro per un pieno di serbatoio.
  2. Non fare mai rifornimento in autostrada, il prezzo del carburante è sempre più caro rispetto ai classici distributori che troviamo nelle nostre città
  3. Scaricare delle APP gratuite che segnalano sul territorio, il distributore di carburante più conveniente ne riportiamo alcune come Prezzi Benzina”, “Gasoline Now”, “GasLow”, “Gaspal”, “Fuel Flash” e “Risparmia sui prezzi benzina”.
  4. Il trucco della pompa, se decidiamo di fare il pieno, ricordiamo che in ogni automobile il serbatoio arriva a un certo livello, arrivato a quel livello non permette più di inserire altro carburante, come sentiamo il clic della pompa fermiamoci, non forziamo.
  5. Evitiamo di guidare in riserva, perché l’auto, il motore e la spia per funzionare correttamente hanno bisogno della giusta quantità di carburante. Se il serbatoi del carburante risulta vuoto, la pompa del motore potrebbe aspira aria, con la conseguenza di danni al circuito di alimentazione.

Questi semplici ma ovvi suggerimenti possono davvero aiutarci in modo praticolo a risparmiare.

Pochi centesimi sembrano nulla, ma sommati ogni giorno a fine anno fanno la differenza.

RDC ABOLITO TUTTE LE CONTRADDIZIONI

RDC ABOLITO TUTTE LE CONTRADDIZIONI

RDC ABOLITO TUTTE LE CONTRADDIZIONI, un trentenne con figli minori non è occupabile, un 59enne in buona salute è occupabile, ma è davvero così?

Il governo con l’abolizione di RDC , e la sostituzione con altre forme di sussidi legati all’occupazione,

ha voluto convincere prima se stesso e poi gli elettori che lo hanno votato, che il lavoro c’è , sono le persone che non lo cercano e preferiscono stare sul divano.

Mettiamo le cose in ordine e cominciamo a chiarire degli aspetti importanti, questo governo ha tolto un sussidio senza averlo sostituito con il lavoro.

I corsi di formazione non sono ancora partiti.

Chi ha presentato la domanda sulla piattaforma Siisl per la SLF ( supporto lavoro e formazione) si trova in un limbo, non può completare la pratica.

I Centri per l’Impiego non sono collegati con la piattaforma Siisl, per vedere la pratica a che punto è per convocarti, e stabile insieme un percorso da seguire.

Se non sei convocato dal Centro per l’Impiego è decidi tu di prendere un appuntamento per velocizzare le cose, anche qui è un problema.

Dopo aver preso un appuntamento, fatto il colloquio con un addetto e firmati i documenti necessari, non avrai lo stesso il contributo.

Il Centro per l’impiego non è collegato all’Inps, quindi non può comunicare il completamento della pratica.

Chi ha perso RDC si trova in una situazione di sconforto, oltre alle difficoltà di presentare la pratica non si hanno le date di accredito.

Se si ha la fortuna di prenderlo, il sussidio è insufficiente , è solo un rimborso spese per la frequenza di corsi proposti dalle agenzie private del lavoro.

Corsi che alla fine formeranno in modo efficace chi li frequenta e gli daranno la possibilità di trovare un lavoro?

RDC ABOLITO TUTTE LE CONTRADDIZIONI CHI E’ OCCUPABILE E CHI NO.

Altro punto inconcepibile come fai a considerare un trentenne con figli minori non occupabile , è un 59enne in buona salute occupabile, è un paradosso.

Per lo stato a 59 anni puoi benissimo andare a lavorare, a 30 anni invece se hai dei minori nel tuo nucleo familiare sei esonerato.

Ma a 30 anni avresti più possibilità di trovare un lavoro rispetto a una persona di quasi 60 anni.

Se si va a sbirciare in quelle poche pochissime offerte di lavoro pubblicate, per quanto tu sia qualificato o formato l’età richiesta è spesso massimo 35 anni, forse massimo 45 anni, e le persone tra i 45 e 60 in buona salute dove li mandi a lavorare?

Ultima ma non per ordine d’importanza, il 31 dicembre 2023 RDC verrà abolito per tutti anche le famiglie non considerate occupabili.

Con l’anno nuovo chi ha perso il sussidio dovrà rivolgersi ai servizi sociali i quali stabiliranno, se possono rientrare nel nuovo sussidio, l’ Assegno di Inclusione.

La problematica che si pone è, non tutti saranno riassegnati o avranno i requisiti, una cosa che lo Stato non ha messo in conto.

Molte persone si troveranno senza sussidio, questo farà diminuire notevolmente il loro potere d’acquisto, creando un grosso problema all’economia.

Molti negozianti vedranno diminuire le loro entrate, quelle persone che prima avevano una qualsiasi forma di sussidio potevano acquistare in necessario, e adesso?

Molti saranno costretti a tornare a lavorare in nero, dove la retribuzione media per 10 ore al giorno è di 35 euro, senza contratto.

Privi di qualsiasi forma di diritti, e costretti a rivolgersi ad associazioni di volontariato come la Caritas, per paghe da fame che non gli permetteranno di acquistare il necessario.

I giochetti politici che fanno chi governa, non tiene mai in considerazione le vere esigenze del popolo, ché è quello che poi ne paga il prezzo maggiore.

ESSERE DONNA NON DOVREBBE ESSERE UN RISCHIO

ESSERE DONNA NON DOVREBBE ESSERE UN RISCHIO

ESSERE DONNA NON DOVREBBE ESSERE UN RISCHIO, è il titolo della campagna AXA assicurazione, pubblicità toccante ma realistica sulla donna.

Ancora oggi nonostante le numerose battaglie fatte per l’emancipazione della donna, molti stereotipi non sono cambiati.

Varie le situazione che presenta lo spot, dalla condizione della bambina, alla vita delle donne adulte, facendoci riflettere come ancora oggi, esistono modi di pensare antiquati.

Commovente ma anche ingiusta la prima clip, dove si vedono due fratellini di quasi pari età, lei una bambina lui un bambino, che giocano felici.

Al loro rientro a casa solo la bambina apparecchierà la tavola, dietro invito della madre, come se certe faccende le dovessero svolgere solo le femmine.

Certi concetti rimangono radicati nelle famiglie, perché dovrebbero i genitori stessi ad insegnare ai propri figli , che tra maschio o femmina non c’è differenza, tutti sono componenti di una famiglia e si collabora.

Oppure il continuo sentirsi inadeguate, per lo standard di bellezza, che tutti i mezzi di comunicazione ci sbattono davanti, che non tutte potremmo mai raggiungere.

Ogn’una ha la propria fisicità, ma dovremmo capire che ogni donna è bella a modo suo, perché siamo tutte diverse.

La violenza che molte, troppe donne devono subire dai loro mariti o compagni, o all’interno della famiglia, e sono costrette a scappare, e a trovare un rifugio sicuro, dovendo abbandonare tutto.

La donna in carriera che si guarda la pancia, aspetta il suo bambino, perché oggi o fai la mamma o lavori.

“E’ da egoisti voler fare entrambi”.

Ebbene si, ancora oggi in questa società, cosi moderna e tecnologica, essere donna non dovrebbe essere un rischio” eppure lo è, viene fatto notare ogni giorno, con parole e azioni come per dire sei donna stai al tuo posto.

SANITA' LISTE INFINITE PERCHE'?

SANITA’ LISTE INFINITE PERCHE’?

SANITA’ LISTE INFINITE PERCHE’? 2,5 milioni di italiani rinunciano a curarsi, tempi di attesa troppo lunghi, si può fare qualcosa?

Prenotare una qualsiasi prestazione medica, nella sanità pubblica, è diventata una vera è propria Odissea, i tempi di attesa sfiorano i 2 anni.

I cittadini si scoraggiano e rinunciano a curarsi, non rivolgendosi nemmeno alla sanità privata, a causa degli elevati costi, che non tutti possono permettersi.

Le conseguenze portano a non fare la giusta prevenzione, non accorgendosi per tempo di un eventuale problema di salute, che poteva essere curato nel giusto tempo.

Allora cosa si può fare, c’è qualche soluzione, chi può intervenire per migliorare la situazione.

Questa domanda è stata fatta al professore Bassetti nella trasmissione TAGADA sulla 7 dalla giornalista Tiziana Panella.

Il professore in parole semplici ha detto che “i medici di base devo tornare a fare i medici“, non possono limitarsi solo a prescrivere visite.

Devo tornare a essere i vecchi medici di famiglia che ti visitavano, ti ascoltavano e cercavano di capire quale è il problema.

Molte persone hanno semplici disturbi possono essere trattati senza che siano prescritte visite in ospedale.

Tutte queste visite prenotate senza una reale necessità, tolgono lo spazio ai pazienti che ne hanno davvero bisogno, che arrivano a non potersi curare per le lunghissime liste d’attesa.

Ci ricorda che in passato non si facevano tutte queste prenotazioni, e ci rammenta che comunque il sistema sanitario non è infallibile.

I cittadini nutrono forti speranze in tal senso, ha concluso il suo intervento facendo un’accorato invito “ai medici di base di tornare a visitare i propri pazienti, e a fare i medici se no la sanità non potrà più uscirne da queste liste infinite“.