Esselunga, il nuovo spot crea divisioni sui social. Il prestigioso marchio torna a far parlare di se. Cosa è successo?
Da lunedì 25 settembre 2023 è andato in onda, sulle varie emittente televisive, il nuovo spot dell’Esselunga, e sono scoppiate subito le prime polemiche.
Lo spot pubblicitario ha come protagonista un bambina che si chiama Emma, dall’apparente età di 5 o 6 anni, che insieme alla mamma si trovano a fare la spesa all’Esselunga.
Per qualche secondo la madre intenta a fare la spesa la perde di vista, e la bambina si aggira da sola nel supermercato.
La madre non vedendola comincia a cercarla e la trova nel reparto frutta e verdura con una pesca in mano.
La bambina convince la madre a farsi comprare quella singola pesca, e la si nota immersa nei suoi pensieri quando vede il frutto passare sul nastro mobile della cassa del supermercato.
L’immagine cambia, la bambina insieme con la madre, a bordo della proprio auto si dirigono verso casa, Emma dal finestrino osserva con nostalgia una famiglia.
Le ultime immagine dello spot riprendono Emma a casa con la madre, che la chiama e le dice che suo padre è arrivato per prenderla. Dall’espressioni della madre si capisce che la coppia è separata.
Emma va incontro al padre tutta felice, a un certo punto toglie dal suo zainetto la pesca e la da al padre dicendogli che gliela manda la mamma. Lui tutto sorpreso si volta verso il balcone.
Lo spot conclude con la frase “non c’è una spesa che non sia importante”
Apriti cielo sui social sono scoppiata la polemiche c’è chi dice “finalmente viene raffigurata una famiglia reale e non immaginaria” chi invece si mette dalla parte dei bambini sostenendo che la vicenda di Emma “risveglia sofferenze in chi ha provato l’esperienza della separazione”.
Esselunga chiarisce che” la storia non riguarda la famiglia e che l’obiettivo è fissato sulle emozioni che si provano quando si fa la spesa” ribadendo “dietro la scelta di ogni prodotto c’è una storia” e il soggetto del film non fa che rappresentare “una delle tante storie di persone che entrano in un supermercato”
L’obiettivo però è fissato sulla spesa, non sui genitori. La spesa “vista attraverso gli occhi e il vissuto di una bambina”. Sarà poi “un gesto, fatto con la semplicità e allo stesso tempo con l’ingegno tipico dei bambini” che “svelerà, istante dopo istante, una storia densa di tenerezza che arriva al cuore e commuove con delicatezza”, conclude il gruppo.
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