MEDICI IN SCIOPERO IL 5 DICEMBRE, LO ANNUNCIANO I SINDACATI Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed, CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA 2024.
COME GIA ANNUNCITO LO SCORSO 31 OTTOBRE 2023 SULLO SCIOPERO MEDICI IMMINENTE CONTRO TAGLIO PENSIONI
“IL FATTO QUOTIDIANO” RIPORTA LE DICHIARAZIONI DEI RAPPRESENTATI SINDACALI RILASCIATE DURANTE IL COMUNICATO STAMPA.
“UNA LEGGE, A LORO PARERE, IN CUI MANCA QUALSIASI IDEA DI RIFORMA E FINANZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE”.
PER IL 17 NOVEMBRE 2023 E’ PREVISTO UN’ALTRA MOBILITAZIONE ORGANIZZATA DALLA Cgil e Uil, ALLA QUALE PARTECIPERANNO I MEDICI E I DIRIGENTI DEL SSN, PER PROTESTARE SEMPRE PER LO STESSO OBIETTIVO LA MANOVRA DEL 2024.
NELLO SPECIFICO LA MANOVRA RIGUARDA L’INTERVENTO SULLE PENSIONI DEI MEDICI DEL SSN, CON UN TAGLIO DAL 5% AL 25% ANNUO.
“Una stangata che colpisce circa 50.000 dipendenti – affermano Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao-Assomed e Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed.
E non ci tranquillizzano le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni da esponenti del governo in merito a possibili modifiche parziali del provvedimento, e non alla sua completa eliminazione. Infine, non abbiamo più notizie dei lavori della commissione del ministro Nordio sulla depenalizzazione dell’atto medico”
MEDICI IN SCIOPERO IL 5 DICEMBRE COSA CHIEDONO I SINDACATI DI CATEGORIA
- INTERVENTO SULL’AUMENTO DEGLI STIPENDI IN BASE ALLE SPECIFICHE MEDICHE PER EVITARE UNA FUGA DEI PROFESSIONISTI VERSO L’ESTERO E IL PRIVATO;
- LO SBLOCCO ANCHE PARZIALE DEL TETTO ALLE SPESE PER IL PERSONALE SANITARIO:
- UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI;
- RISORSE ADEGUATE PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI, INVECE SONO STATI MESSI A DISPOSIZIONE TRA I 2 E I 3 MILIARDI PER TUTTO IL COMPARTO SANITARIO, POCHE BRICIOLE PER TUTTI.
L’APPELLO DEI SINDACATI DI CATEGORIA
In rappresentanza dei 135 mila dirigenti medici, veterinari e sanitari che lavorano nei servizi pubblici, i sindacati chiedono un incontro al Ministro della salute per rivedere i provvedimenti di questa legge di bilancio e per riavviare un percorso di confronto sulle riforme necessarie a ripensare la formazione dei professionisti, i fabbisogni di personale, l’organizzazione di servizi e del lavoro.
“Al governo chiediamo un segnale di coraggio – concludono Di Silverio e Quici – per dare il giusto riconoscimento ai medici e dirigenti del Ssn. E per evitare il collasso della sanità che deve rimanere pubblica per garantire a tutti il diritti alla tutela della salute. Siamo pronti a mitigare o inasprire la protesta anche con altre eventuali giornate di sciopero da proclamare nel rispetto della normativa vigente”
I PARERI DI DIVERSI MEDICI
SECONDO Walter Ricciardi PROFESSORE D’IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA ALL’UNIVERITA’ CATTOLICA DI ROMA lo sciopero “è giusto e condivisibile, vista la situazione in cui lavorano e la mancanza di prospettive di miglioramento”.
MENTRE SECONDO Filippo Anelli, PRESIDENTE DELLA Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri)
“le parole della ministra del Lavoro Calderone fanno ben sperare, non propone una soluzione ma una riflessione” sulla possibile correzione alla norma che prevede un taglio delle pensioni dei medici. “Credo che alla fine si troverà una soluzione”.
LA MOBILITAZIONE O SCIOPERO NAZIONALE INDETTO PRIMA PER IL 17 NOVEMBRE E POI PER IL 5 DICEMBRE SARANNO GRANDE MOTIVO DI DISAGGIO PER TANTI CITTADINI.
IN ENTRAMBE LE DATE LO SCIOPERO AVRA’ UNA DURATA DI 24 ORE.
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