ALZHEIMER: COME RICONOSCERE LA MALATTIA IN TEMPO
L’ALZHEIMER E’ UNA MALATTIA NEURODEGENERATIVA, CHE COLPISCE LA MEMORIA E LE FUNZIONI COGNITIVE, CAUSANDO PERDITA DI AUTONOMIA.
SI STIMA CHE IN ITALIA CI SIANO OLTRE UN MILIONE DI PERSONE AFFETTE DA PATOLOGIA, CHE RAPPRESENTA LA FORMA PIU’ COMUNE DI DEMENZA.
TUTTAVIA, RICONOSCERE L’ALZHEIMER NON SEMPRE FACILE, SOPRATTUTTO NELLE FASI INIZIALI.
QUANDO I SINTOMI POSSONO ESSERE CONFUSI CON QUELLI DI ALTRE CONDIZIONI O CON IL NORMALE INVECCHIAMENTO.
SPESSO, INFATTI, LA DIAGNOSI ARRIVA IN RITARDO, QUANDO LA MALATTIA E GIA’ AVANZATA E LE POSSIBILITA’ DI INTERVENTO SONO LIMITATE.
PER QUESTO MOTIVO, E’ FONDAMENTALE DISPORRE DI STRUMENTI EFFICACI E RAPIDI PER IDENTIFICARE I PAZIENTI CON ALZHEIMER E DISTINGUERLI DA QUELLI CON ALTRE FORME DI DISTURBI NEUROCOGNITIVI.
RAPPRESENTANO UNA NOVITA’ IMPORTANTE LE PRIME RACCOMANDAZIONI INTERSOCIETARIE EUROPEE SULLA DIAGNOSI DEI DISTURBI COGNITIVI E DELL’ALZHEIMER.
PUBBLICATI SULLA RIVISTA LANCET NEUROLOGY.
COSA TROVERETE IN QUESTO ARTICOLO
Indice
LE LINEE GUIDA
QUESTE LINEE GUIDA, FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE TRA ESPERTI DELLE MAGGIORI SOCIETA’ SCIENTIFICHE DEL SETTORE E COORDINATE DA SPECIALISTI DELL’UNIVERSITA’ DI GENOVA.
IRCCS OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO, DELL’UNIVERSITA’ DI GINEVRA E DELL’IRCCS CENTRO SAN GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI DI BRESCI.
PROPONGONO UN PERCORSO DIAGNOSTICO INNOVATIVO, BASATO NON SULLA MALATTIA , MA SUL PAZIENTE E I SUOI SINTOMI.
INFATTI LE RACCOMANDAZIONI PARTONO DALLE 11 MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEI SINTOMI, CHE POSSONO VARIARE DA PAZIENTE A PAZIENTE.
INDICANO GLI ESAMI A CUI SOTTOPORSI, IN BASE AL PROFILO CLINICO, PER ARRIVARE A UNA DIAGNOSI ACCURATA E TEMPESTIVA.
ALZHEIMER GLI ESAMI PREVISTI
TRA GLI ESAMI PREVISTI, OLTRE A QUELLI TRADIZIONALI COME:
- ANALISI DEL SANGUE
- TEST COGNITIVI
- RISONANZA MAGNETICA
- TAC
- ELETTROENCEFALOGRAMMA
CI SONO ANCHE QUELLI PIU’ AVANZATI COME:
- L’ANALISI DI SPECIFICI MARCATORI NEL LIQUIDO CEREBROSPINALE
- LA PET
- LA SPECT DI DIFFERENTI TIPOLOGIE
- LE SCINTIGRAFIE.
L’OBIETTIVO E’ QUELLO DI RIDURRE IL NUMERO DI ESAMI INUTILI, CHE SECONDO GLI ESPERTI POTREBBERO DIMINUIRE DEL 70%.
ACCELERANDO IL PROCESSO DI DIAGNOSTICO, CONSENTENDO DI INDIVIDUARE LA PATOLOGIA RESPONSABILE IN TEMPI PIU’ RAPIDI E CON MINORI SPRECHI E RISORSE.
LE NUOVE LINEE GUIDA, POTRANNO ESSERE A BREVE AGGIORNATE PER L’UTILIZZO DEI MARCATORI DI ALZHEIMER NEL SANGUE.
CHE SONO IN FASE DI VALIDAZIONE, CHE POTREBBERO RAPPRESENTARE UN ULTERIORE STRUMENTO DI SCREENING
IMPORTANZA DI QUESTE RACCOMANDAZIONI
L’IMPORTANZA DI QUESTE RACCOMANDAZIONI E’ EVIDENTE SE SI CONSIDERA CHE L’ALZHEIMER E’ UNA MALATTIA PER LA QUALE NON ESISTE ANCORA UNA CURA DEFINITIVA.
MA SOLO TRATTAMENTI SINTOMATICI CHE POSSONO RALLENTARE IL SUO DECORSO E MIGLIORARE LA QUALITA’ DI VITA NELLE FASI INIZIALI DELLA MALATTIA.
QUANDO IL DANNO CELEBRALE E’ ANCORA LIMITATO E REVERSIBILE.
INOLTRE, SI SPERA CHE IN UN FUTURO NON TROPPO LONTANO, POSSANO ARRIVARE IN EUROPA LE NUOVE TERAPIE CON ANTICORPI MONOCLONALI.
CHE HANNO DIMOSTRATO DI RIDURRE LA QUALITA’ DI AMILOIDE, LA PROTEINA ANOMALA CHE SI ACCUMULA NEL CERVELLO DEI PAZIENTI CON ALZHEIMER, E RITARDA LA PERDITA DELLA MEMORIA.
QUESTE TERAPIE, PERO’ RICHIEDONO UNA DIAGNOSI PRECOCE E ACCURATA, PER POTER ESSERE SOMMINISTRATA NEI PAZIENTI GIUSTI E IN UNA FASE INIZIALE DELLA MALATTIA.
PER QUESTO MOTIVO, LE NUOVE LINEE GUIDA RAPPRESENTANO UN PASSO AVANTI FONDAMENTALE PER LA DIAGNOSI DELL’ALZHEIMER.
E PER LA POSSIBILITA’ DI OFFRIRE AI PAZIENTI UNA SPERANZA DI CURA E DI VITA MIGLIORE.