INCENDIO ALL’OSPEDALE DI TIVOLI CAUSE E CONSEGUENZE
UN GRAVE INCENDIO ALL’OSPEDALE DI TIVOLI IL “SAN GIOVANNI EVANGELISTA” HA DEVASTATO LA STRUTTURA NELLA NOTTE TRA IL 9 E IL 10 DICEMBRE 2023.
COSTRINGENDO L’EVACUAZIONE DI OLTRE 200 PAZIENTI, TRA NEONATI, INTUBATI E SEDATI. LE FIAMME SONO PARTITE DA UN’AREA ESTERNA AL NOSOCOMIO.
DOVE ERANO STOCCATI DEI RIFIUTI OSPEDALIERI, E SI SONO PROPOGATE RAPIDAMENTE, ALIMENTATE DAL VENTO E DALLA PRESENZA DI MATERIALE INFIAMMABILE.
L’INCENDIO HA INTERESSATO IL PRONTO SOCCORSO, LA TERAPIA INTENSIVA, LA GINECOLOGIA E LA CAMERA MORTUARIA, DISTRUGGENDO ATTREZZATURE, DOCUMENTI E ARREDI.
LE CAUSE DELL’INCENDIO ALL’OSPEDALE DI TIVOLI
LA PROCURA DI TIVOLI HA APERTO UN’INCHIESTA PER ACCERTARE LE CAUSE DELL’INCENDIO, ESCLUDENDO AL MOMENTO L’IPOTESI DI DOLO.
SECONDO LE PRIME RICOSTRUZIONI, IL ROGO E’ ACCADUTO PER UN CORTO CIRCUITO IN UN AREA DOVE ERANO ACCUMULATI DEI RIFIUTI OSPEDALIERI.
COME MASCHERINE, GUANTI, CAMICI E ALTRO MATERIALE SANITARIO.
SI TRATTA DI UNA ZONA CHE ERA OGGETTO DI UNA SEGNALAZIONE DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI, CHE AVEVA EVIDENZIATO IL RISCHIO DI INCENDIO E IL MANCATO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI.
LA DIREZIONE DELL’OSPEDALE HA AMMESSO CHE SI TRATTAVA DI UNA SITUAZIONE ANOMALA, DOVUTA ALLA CARENZA DI PERSONALE E ALLA DIFFICOLTA’ DI TROVARE DITTE DISPOSTE A RITIRATE I RIFIUTI.
LE CONSEGUENZE DELL’INCENDIO
L’INCENDIO HA MESSO A DURA PROVA IL PERSONALE SANITARIO E I SOCCORITORI, CHE HANNO DOVUTO AFFRONTARE UNA SITUAZIONE DI EMERGENZA E DI CAOS, TRA FIAMME E FUMO.
MEDICI, INFERMIERI E VOLONTARI HANNO LAVORATO AL BUIO, CON BOMBOLE D’OSSIGENO DI EMERGENZA.
TRASPORTANDO I PAZIENTI GRAVI IN ALTRE STRUTTURE, TRA CUI IL POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA.
TRA I PAZIENTI EVACUATI CI SONO, 12 NEONATI, ALCUNI DEI QUALI PREMATURI, PORTATI VIA IN INCUBATRICI.
ALTRI PAZIENTI HANNO TROVATO POSTO IN ALTRE REGIONI, COME L’ABRUZZO E LA CAMPANIA.
LE POLEMICHE SULL’INCENDIO
L’INCENDIO HA SCATENATO UNA SERIE DI POLEMICHE DA PARTE DEI FAMILIARI DEI PAZIENTI, DEL SINDACATI E DELLE FORZE POLITICHE.
I FAMILIARI HANNO DENUNCIATO IL RITARDO NEI SOCCORSI, LA MANCANZA DI INFORMAZIONI E LA DISORGANIZZAZIONE.
I SINDACATI HANNO CHIESTO IL COMMISSARIAMENTO DELL’OSPEDALE E L’APERTURA DI UN’INDAGINE INTERNA.
LE FORZE POLITICHE HANNO SOLLEVATO IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA E DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI OSPEDALIERI, CHIEDENDO CHIARIMENTI E RESPONSABILITA’.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO, FRANCESCO ROCCA, HA ESPRESSO SOLIDARIETA’ AL PERSONALE E AI PAZIENTI.
ANNUNCIANDO UN PIANO DI INTERVENTI PER RIPRISTINARE L’OPERATIVITA’ DELL’OSPEDALE E GARANTIRE L’ ASSISTENZA SANITARIA SUL TERRITORIO.
PURTROPPO SONO QUATTRO LE VITTIME MORTE NELL’INCENDIO DEL’OSPEDALE DI TIVOLI “SAN GIOVANNI EVANGELISTA”, E NUMEROSI I PAZIENTI INTOSSICATI.
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