Mese: Ottobre 2023

ISTAT CENSIMENTO 2023

ISTAT CENSIMENTO 2023

Istat censimento 2023, partite le lettere per milioni di famiglie in 2561 comuni, l’annuncio è stato fatto dell’istituto sul proprio sito.

L’obbiettivo del censimento Istat 2023, è quello di acquisire più informazioni possibili, sulle abitudini delle famiglie e confrontarle con i dati del passato.

L’ istituto fa sapere che i dati saranno resi noti da dicembre 2024, ed è obbligatorio partecipare per legge .

Le persone selezionate per partecipare al censimento, riceveranno una lettera per posta, firmata dal presidente dell’Istat, dove all’interno saranno contenute le istruzioni per la compilazione.

QUANDO VERRA’ SVOLTO IL CENSIMENTO 2023?

Il censimento sarà svolto nel periodo che va dal 2 ottobre al 22 dicembre 2023, sarà suddiviso in due fasi:

La prima fase chiamata “Rilevazione da lista”, avverrà in forma autonoma.

I cittadini a partire dal 2 ottobre sono invitati a compilare online un questionario, utilizzando per l’accesso o lo Spid, o le credenziali inviate dall’Istat.

La seconda fase chiamata “Rilevazione Area “ partirà dal 17 ottobre fino al 22 novembre 2023.

I cittadini riceveranno presso la propria abitazione un addetto inviato dal comune, che con l’aiuto di un tablet condurrà un’intervista.

I cittadini che non hanno dimestichezza con i dispositivi elettronici,

e non riescono a compilare in autonomia il questionario online, verranno contatti a partire dal 7 di novembre da un addetto comunale che li aiuterà nella compilazione.

PERCHE’E’ IMPORTANTE IL CENSIMENTO

permette di avere una stima accurata del numero dei residenti all’interno del comune, di avere una visione più ampia della realtà socioeconomica e demografica di un territorio”.

La protezione dei dati personali è una priorità assoluta durante tutto il processo del censimento. Le informazioni raccolte sono rigorosamente coperte da leggi sulla riservatezza statistica e sulla privacy,

Questa precauzione garantisce che l’anonimato dei partecipanti sia sempre protetto.

SLF NULLA DI CONCRETO

SLF NULLA DI CONCRETO

SLF nulla di concreto, le lamentele da parte dei centri per l’impiego, che non sanno come gestire le domande accolte dalla piattaforma Siisl.

False promesse sulle date certe di pagamento dell’accredito dei famosi 350 euro

che spettano , agli ex-percettori RDC, che hanno aderito alla SFL ( supporto formazione e lavoro ) sulla piattaforma Siisl.

Gli stessi impiegati dei centri per l’impiego non sanno che risposte dare, a chi si rivolge a loro per sapere come muoversi dopo l’accoglimento della domanda.

La loro risposta è “I sistemi non sono allineati, non possiamo vedere i dati della piattaforma Siisl”,

“purtroppo- ribadiscono se pensavate di prendere il bonus dei 350 euro a settembre, vi devo dire che non lo prenderete neanche a ottobre”

Dovete avere pazienza non dipende da noi“.

Alla richiesta “ la mia domanda è sta accolta adesso che devo fare? Perché sulla piattaforma è specificato che si verrà contatti dal centro per l’impiego per concludere i vari step e creare un percorso di accompagnamento verso la formazione e il lavoro.

La risposta è stata ” Datemi i vostri dati che vi fisso un’appuntamento con la responsabile,

vi consiglio di aderire ai progetti Gol cosi come si blocca qualcosa siete già avvantaggiati”.

Dopo questo colloquio telefonico, è stato molto facile capire che per la domanda SLF non c’è nulla di concreto per il momento.

Una cosa è sicura le promesse al momento non sono state mantenute, molte persone si trovano senza nemmeno un euro per i beni di prima necessità.

Senza formazione, senza lavoro, senza sussidio del RDC e senza il 350 euro di SLF.

PROPOSTE DI LAVORO INDECENTI

PROPOSTE DI LAVORO INDECENTI

Proposte di lavoro indecenti, che offendo la categoria dei lavoratori, in cerca di un lavoro dignitoso con la giusta retribuzione.

Collegandoci al sito di una nota agenzia privata di collocamento per il lavoro, ci siamo imbattuti in un annuncio di lavoro in SMART WORKING.

Lo SMART WORKING per chi non lo sapesse, è un lavoro che può essere svolto da casa, essenziale avere un pc e una connessione internet.

Nell’annuncio si evidenziava la necessità di trovare addetti di ambo i sessi, un lavoro di call center per note aziende di telefonia.

Il lavoro sarebbe stato part-time con possibilità di scelta di fascia lavorativa o dalle 9-13 o dalle 14-18 tutti i giorni dal lunedì al venerdì.

Dopo aver risposto all’annuncio abbiamo lasciato il nostro cellulare , e dopo qualche giorno siamo stati ricontatti per un colloquio telefonico.

Durante il colloquio telefonico ci veniva spiegato tutto in modo dettagliato , praticamente, il nostro lavoro consisteva nel ricevere una serie di numeri di telefono da contattare, e fissare un appuntamento con la persona interessata.

L’appuntamento telefonico poi l’avrebbe svolto un loro addetto alle vendite.

La retribuzione, con scadenza settimanale, pagamento degli appuntamenti presi, è un ulteriore premio per ogni contratto chiuso dall’addetto alle vendite, collegati agli nostri appuntamenti.

Fino a qui tutto bellissimo fino a quando sono state specificate le somme:

Pagamento settimanale 50 euro nette,0,50 centesimi per ogni appuntamento preso ( max pagabili 30 contatti settimanali), oltre non ti pagano;

Bonus su chiusura contratto di 10 euro cadauno ma applicabile dal 5° contratto chiuso nel mese, se ne fai 4 il bonus non scatta.

Non dimentichiamoci della formazione e dei 5 giorni di prova non pagati, per capire da entrambe le parti se c’è una possibile collaborazione lavorativa.

Cosa importante dotarsi di pc, commessione internet e cuffie adatte a nostre spese.

Qui accanto il messaggio in originale, traete voi le vostre conclusioni, per noi è solo una delle tante proposte di lavoro indecenti.

GIANBRUNO CHIEDE SCUSA

GIANBRUNO CHIEDE SCUSA

Gianbruno chiede scusa in diretta, per la sua frase poco carina sugli immigrati, ma poi polemizza sui suoi colleghi giornalisti.

Venerdì scorso durante il suo programma in onda su rete 4 “Diario del giorno” il giornalista Andrea Gianbruno, aveva espresso una parola molto infelice.

Transumanza riferito agli immigrati che arrivano in Italia, questo termine si usa per indicare la migrazione stagionale del bestiame.

Questo ha causato enormi polemiche, perché in sostanza si era permesso di paragonare degli esseri umani, a degli animali che migrano.

Frase molto infelice che ha costretto Gianbruno a chiedere scusa pubblicamente durante il programma di ieri “Diario del giorno” andato in onda nel primo pomeriggio in torno alle 15:30.

Ammettendo pubblicamente:

“Durante una diretta lo sapete, o almeno chi fa questo mestiere lo sa, si utilizzano migliaia di parole e può capitare a chiunque umanamente di sbagliare

ha detto ancora il conduttore -. Io lo faccio, ho fatto mea culpa.

Lo ripeto, mi sono scusato per l’errore da me commesso,

ma le accuse di razzismo che mi sono state rivolte sono lontane anni luce dalle mie idee,

dalla mia storia e ovviamente anche da questa azienda che mi ospita”.

Ma conclude polemizzando sui colleghi giornalisti:

“In chiusura un ringraziamento anche a quei colleghi, quelli bravi s’intende, che ogni giorno mi spiegano e mi dicono quello che devo dire o non dire – ha detto – A quelli che sono così bravi, io dico solo una cosa: vi ringrazio sentitamente, vi sono molto riconoscente, ma davvero molto”. 

Per chi non lo conoscesse. Andrea Gianbruno è il compagno della premier Giorgia Meloni, hanno una figlia di nome Ginevra, è un giornalista affermato, autore di numerosi programmi di successo per le reti Mediaset, ha 42 anni ed è di Milano.

Conosciutisi durante una puntata di Quinta Colonna, Giorgia Meloni era ospite, mentre Gianbruno partecipava al programma come autore.

RICICLARE CONVIENE OPPURE NO

RICICLARE CONVIENE OPPURE NO

Riciclare conviene oppure no, le nostre nonne questa domanda non se la sarebbero mai posta, loro non buttavano mai nulla, e noi?

Con l’avvento delle campagne mondiali per la sostenibilità ambientale, siamo bombardati continuamente da pubblicità che cercano di farci capire quanto sia importante riciclare.

Riciclare non significa altro che riutilizzare, o dare nuova a qualcosa di vecchio, recuperarlo.

In passato tutti sapevano fare tutto, qualsiasi problema si aveva si sapeva dove mettere mano per aggiustare le cose.

Ebbene si una volta si aggiustavano gli oggetti, i vestiti le scarpe, si cercava di dargli nuova vita e di utilizzarli il più possibile, perché era peccato buttarli

Si usava passare i vestiti dal figlio più grande a quello più piccolo, oppure tra parenti o amici, era normale.

Ma con il boom economico degli anni 70 del secolo scorso, la mentalità è cambiare, si è passati a un consumismo frenato, dell’usa e getta.

Oggi ne vediamo le conseguenze legate all’ambiente con la crisi climatica, siamo sommersi da tonnellate di spazzatura, non si sa più letteralmente dove metterla.

Ci si sta accorgendo poco alla volta che se vogliamo porre rimedio dobbiamo farlo in fretta cambiando le nostre abitudini, di vita e di scelte.

Imparare a riutilizzare quello che si ha, e pensare che il riciclare conviene a tutti soprattutto al nostro portafoglio.

Negli ultimi anni sono nate numerose iniziative come:

gruppi di scambio sulle varie piattaforme social, o APP come VINTED O WALLAPOP,

dove si può acquistare di tutto, dall’abbigliamento agli oggetti per la casa ancora in ottime condizioni, risparmiando tantissimo.

Per non parlare di milioni di tutorial su YOUTUBE,

che praticamente ci insegnano come aggiustare di tutto, o semplicemente dare nuova vita agli oggetti per usi sempre nuovi e diversi.

Certo acquistare oggetti o capi d’abbigliamento nuovi è molto più semplice, perché tutti vogliamo avere il vestito all’ultima moda.

Ma viviamo in epoca del cambiamento dove tutto è in continuo mutamento, le nuove generazioni hanno cominciato a capirlo e a metterlo in pratica.

Se tutti noi facciamo delle scelte più consapevoli potremmo sicuramente portare il nostro contributo,

vivere una vita più semplice, sia l’ambiente che il nostro portafoglio ci ringrazieranno.